I primissimi modelli di calibro, ormai non più in uso, non possono essere propriamente definiti tali in quanto non consentono una lettura diretta della misura; tuttavia, possono essere comunque definiti come strumenti di misurazione, in quanto consentono un confronto tra due grandezze fisiche, in questo caso tra due lunghezze.
Tra i primi modelli di calibro troviamo dunque: il calibro a cavaliere, che veniva utilizzato per la misurazione di corpi cilindrici (il più possibile privi di ovalizzazione) ed il calibro a compasso, il quale, dalla tipica forma dei compassi odierni (ma privo di funzione grafica), permetteva misurazioni veloci e, purtroppo, di scarsa precisione. La precisione, solitamente, si avvicinava al millimetro, anche se, con uno strumento di riferimento adeguato ed una certa attenzione, si era in grado di raggiungere livelli di precisione molto prossimi al centesimo di millimetro.
I modelli di calibri moderni sono detti 'a corsoio' e sono costituiti da una parte fissa (regolo graduato) recante la gradazione principale su cui scorre il corsoio, ossia la parte mobile del calibro; sono poi presenti delle aste, o becchi, che, sfiorando l'oggetto preso in esame, ne consentono la misurazione. In fine, alcuni modelli, presentano un freno, ossia un sistema di bloccaggio che consente di fissare il corsoio, impedendo così di perdere accidentalmente la misura appena presa.
Vi sono poi i calibri, sempre a corsoio, detti a nonio (semplice o doppio), i quali presentano la caratteristica di recare incise sul corpo fisso due scale: la prima in millimetri e la seconda in frazioni di pollici. Altra caratteristica, che ha poi determinato il nome di questi calibri, è l'incisione dei noni sul corsoio, utili per una lettura di precisione. In questi modelli vengono perciò letti i millimetri (o i pollici) sulla scala fissa, mentre sul corsoio vengono lette le relative frazioni.
In fine, un ultima classificazione per i calibri è data dalla tipologia di misurazioni che ogni singolo modello consente; troviamo così calibri per esterni (misurano la lunghezza esterna di un oggetto), calibri per interni (misurando la distanza tra due pareti poste all'interno di un oggetto), calibri per profondità e calibri universali (consentono più tipi di misure grazie alla combinazione delle diverse appendici).
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